Wertmuller, Giannini, Melato

Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braucich (e si chiama davvero così, nella vita umana solo  Lina) insieme alla coppia Giancarlo Giannini e Mariangela Melato si prodiga in una serie di commedie aggressive, nell'ordine:
 

Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972), 
Film d'amore e d'anarchia (1973), 
Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), 

Se i film piacciono e vogliamo vederli, li dobbiamo recuperare...Qualcono ha qualcasa a casa? 
fate sapere...


E DOPO LA VENDETTA COSA FAREMO?

Mercoledì scorso (15 ottobre) è stato proposto, dopo avere affrontato lady vendetta, di proseguire con un tris di commedie con protagonista Monica Vitti: mi pare un'ottima idea. Propongo comunque, in alternativa -giusto per avere una più ampia scelta- una tripletta di serate all'insegna del cinema d'animazione: 1. selezione di film d'animazione russi degli anni '70 2. selezione di opere di Norman McLaren 3. cortometraggi di Raoul Servais.

A SPASSO CON PARK CHAN-WOOK

I percorsi che l'occhio e la mente compiono durante e dopo la proiezione di sympathy for mr. vengeance e old boy sono inversi tra loro. Se infatti ad una prima visione sympathy for mr. vengeance risulta difficile da digerire - per la crudezza delle scene, per gli ambienti angosciosi, per la colonna sonora scarna e disturbante e per la contrapposizione di stili di ripresa molto diversi tra loro-, riguardandolo si riesce a meglio apprezzare la ricchezza espressiva con la quale i codici linguistici sono utilizzati per condurre un discorso articolato seppur semplice. Old boy è invece più vicino al comune gusto estetico: la fotografia e la composizione dell'immagine sono più curate, la colonna sonora è più accattivante e dialoga bene con un montaggio dal ritmo coinvolgente, i toni sono alleggeriti da un sapiente uso dell'ironia in funzione sdrammatizzante. Tutti questi fattori rendono grandemente godibile un film che però, ad una seconda visione, ci lascia un pò delusi, perché il gioco è ormai scoperto e rimane sulla superficie delle emozioni, senza riuscire a far vibrare in modo deciso le corde dell'anima. Credo che ciò sia dovuto ad un trattamento eccessivamente estetizzante del materiale visivo e sonoro e alla scelta di non utilizzare i dialoghi e i volti degli attori quali veicoli dei moti della psiche dei loro personaggi, come avveniva abilmente in sympathy for mr. vengeance. Voi cosa ne pensate?

L'ESSENZA DELLA VENDETTA: DALL'IMMANENTE AL TRASCENDENTE

"La vendetta è un piatto che si gusta freddo" dicevano i vichinghi. In "old boy" è addirittura ghiacciato. Se in "sympathy for mr. vengeance" la vendetta è un meccanismo di compensazione sociale, in questo secondo film della trilogia si tratta di pura e semplice sopravvivenza al proprio vissuto. il protagonista Mi-do e il suo carnefice sono tenuti in vita unicamente dall'ossessione della vendetta. La loro esistenza priva di gioia è dominata da una pulsione di morte che li obbliga a cercare la riparazione di un irreparabile torto subìto. In "sympathy for mr. vengeance" abbiamo visto come la tensione alla vendetta derivi da una costruzione sociale sovrumana e disumanizzante, o meglio: desocializzante; con codesto film l'autore corregge il tiro e amplia la riflessione arrivando ad affermare che l'impulso di vendetta non origina da fattori esterni all'individuo (la società) ma dall'intimo della suo stesso essere umano, dalla sua anima."Old boy" affronta il tema della vendetta con un afflato che va oltre l'immanente e si fa universale.

A PROPOSITO DI SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE

Ciao, io direi di proseguire gli incontri con la visione degli altri film della "trilogia della vendetta".Questa scelta ci permetterebbe di estendere la nostra analisi al di là di un singolo testo, gettando uno sguardo più articolato sulla poetica di Park Chan-wook. Approfitto bellamente di codesto spazio per fare una cosa che assai mi aggrada ma che poche occasioni trova per passare dalla potenza all'atto:l'analisi di testi cinematografici. Mi auguro che questa mia passione possa essere di stimolo per ulteriori interventi.
Spesso nelle primissime inquadrature dei film vi è racchiuso il senso profondo del film stesso, "sympathy for mr. vengeance" è una di queste opere. Il lungometraggio si apre con un confronto tra un medico e il ragazzo sordomuto. Dal contegno del dottore leggiamo compassione verso l'essere umano che gli sta di fronte e imbarazzo per l'onere di dovergli dare una brutta notizia (il rene per la sorella non si trova e l'ospedale non può ospitarla per carenza di pecunia), mista ad un senso di impotenza. Il medico è emotivamente partecipe delle sventure del ragazzo, ma nulla può fare per aiutarlo, perché sia lui che il giovane sono vittime del medesimo mostro, ovvero la grande metropoli con i suoi meccanismi disumani e disumanizzanti. La tesi dell'autore è quindi che la strada dello sviluppo della società post-industriale porta in un luogo in cui il calore umano è stato soffocato da processi sovrumani algidi e impersonali. Il ripiegamento dell'uomo su sé stesso gli impedisce di entrare in contatto emotivo e spirituale con il prossimo ed ottunde la capacità di comprendere le ragioni dell'altro. Questa condizione esistenziale, unita ad un forte senso di impotenza nei confronti di una realtà incontrollabile e impossibile da decifrare spinge l'uomo a rinunciare alle strutture sociali per riconquistare uno spazio d'azione in cui il singolo individuo assume al contempo i ruoli di vittima, giudice e carnefice, nel disperato tentativo di difendersi dal mondo esterno, disordinato e crudele, ma ottenendo nient'altro che caos e morte. Interessante sarebbe seguire ciascun personaggio lungo il suo percorso di dolore e perdita, ma ciò impiegherebbe troppo tempo. Passo quindi a fare alcuni cenni riguardo i diversi codici su cui si costruisce il film. In esterni la fotografia ci agghiaccia con dei cieli perennemmente sovraesposti. I personaggi vivono le loro esistenze sotto una luce impietosa che rende ancora più algidi dei luoghi assolutamente anonimi e ostili o, peggio ancora, indifferenti alle umane vicende. Dominano i colori dalle tonalità fredde. Gli interni sono abitati invece da colori caldi, ma il loro calore è spento da una luce molto contrastata e desaturata, la tonalità cromatica è intensa ma non brillante. La carica vitale del colore è ingabbiata da una fotografia che le impedisce di espandersi, costringendola ad un'implosione che riflette l'implosione dell'umanità dei personaggi agenti all'interno di codesti luoghi. Impressionante l'uso di riprese di gesti o oggetti fatte con un obiettivo macro e rallentate, il cui effetto è quello di caricare il portato emozionale delle immagini ponendolo in una dimensione fuori dal tempo: ne è un esempio toccante la scena in cui il ragazzo accarezza la mano dell' esanime corpo della fidanzata in ascensore -istanti che durano un'eternità da quanto sono intensi. Le lunghe inquadrature e l'incedere lento della narrazione, che a volte quasi si ferma, non lasciano scampo allo spettatore, il quale si vede costretto a focalizzare la propria attenzione su pochi elementi visivi di vigoroso impatto emotivo. La struttura narrativa è complessa e ricca di anticipazioni e di azioni fratte. Accidenti, il tempo stringe e io devo andare anche se di molto ancora si potrebbe intorno al testo ragionare.A presto.

Old Boy - il secondo appuntamento della Trilogia della Vendetta



« Ridi, e il mondo riderà con te.
Piangi, e piangerai da solo »
(Oh Dae-su)


Buoni propositi: upgrade 01

Quale miglior modo conoscete per far volatilizzare, scomparire e annientare i vostri migliori buoni propositi rispetto ad un neopartente  cineforum?

bhe proiettare come primo film della stagione Mr. Vendetta è sicuramente un modo decisamente valido. 

con questo non voglio mica allontanarmi dalla miglior critica cinematografica che ne decanta le lodi, ma forse sarebbe più saggio vederlo durante il mese di luglio, quando i tuoi pensieri sono ben al sicuro da quella fatidica domanda: Supererò questo inverno???

per la miglior critica:

Per il resto è stata veramente una buona serata.


Come usare il blog

Introduciamo questo grande combiamento nel cineforum!
Come ogni anno, con la partenza della stagione, i buoni propositi si moltiplicano a dismisura lasciandoci comunque consapevoli della loro brave e insignificante esisternza.
Per questo, per evitare che i buoni propositi svaniscano in un batter d'occhio, quest'anno le cose cambiano, quest'anno aggiungiamo ai buoni propositi un'aria nuova, l'aria dell'astuzia!

Così, inebriati di astuzia, cerchiamo di sfruttare il breve periodo autunnale carico di buoni propositi, per FISSARE un CALENDARIO più o meno rigoroso e condiviso sui film da guardare.

In questo modo potremo fermare astutamente i nostri buoni propositi autunnali per la stagione...wow.

(questo mio buon proposito mi fa quasi paura!)

L'idea potrebbe essere che si utilizza questo blog per proporre i film durante tutta la settimana, per informarsi su quello che c'è in programmazione, per programmare, per recuperare i film ecc...

Potremmo fare che chi propone un film o un mini-ciclo di 3 film, lo presenta anche sul blog e poi si decide insieme se può piacere o no...

Per scrivere sul blog:

- le risposte ai post di altri sono libere

- per scrivere un post c'è bisogno che mi inviate la vostra mail e che vi dia l'accesso...(massimo 10 scrittori, ma ci dovremmo stare comodi) la mia mail è fabio.dandrea1981@gmail.com

Naturalmente è tutto un esperimento se dovesse andar male il cineforum rimane lo stesso di sempre...quindi ricordatevi il vino!

Info





Anche quest'anno ci proviamo, come ogni anno proviamo a riservare una serata al cineforum..

La serata è il MERCOLEDI'.

Potete venire quando volete, a cena siete ben accetti, ma i film iniziano alle 9 e MEZZA.

Le proiezioni sono IN CASA NOSTRA.